martedì 28 settembre 2010

Hollow.

Fantascienza e Dintorni ha invitato tutti i registi e produttori che hanno partecipato al concorso indetto nell'ambito dell'iniziativa Parallel Lines con corti di genere fantastico a segnalarci le loro opere. Dopo The Broken Heart di Clare Cahill, ecco un film tutto italiano, firmato da Fabio D'Orta, che realizza direttamente gli effetti visivi per i suoi lavori. 
Hollow è un altro bell'esempio di fantascienza nostrana.
Di seguito il filmato e la sinossi del cortometraggio.



"In un non ben precisato futuro, regnano sovrani il silenzio e la degradazione che accompagnano il solitario protagonista mentre si aggira tra fatiscenti corridoi e lugubri magazzini. L’uomo non sa che presto scoprirà per puro caso meraviglie inenarrabili sepolte dalla memoria, una serie di cumuli e macerie daranno vita a forme raffiguranti cose, animali e persone ormai scomparsi. Queste creazioni sono opera di un sopravvissuto che utilizza per la loro creazione resti di oggetti che ricerca accuratamente nei ruderi ormai abbandonati. Quando finalmente il protagonista si imbatte nel sopravvissuto, viene accuratamente perquisito e derubato dei suoi oggetti personali più pregiati, che scopriremo andranno a comporre un'ultima (e più pregiata) statua raffigurante un viso di donna ormai perso nel tempo."

sabato 25 settembre 2010

Inception.

Dopo questo film, Di Caprio rimarrà uno dei migliori attori viventi, e Nolan uno dei migliori registi. Ma è mia opinione che Inception non rimarrà certo uno dei migliori film. 
Molto rumore per nulla? A chi vi scrive è sembrato che le scene migliori fossero quelle dei trailer.
Questa recensione contiene ovviamente spoiler. Leggetela solo dopo aver visto il film, se ne avete intenzione.
L’idea di fondo era superba, benché vi fossero rischi (dei quali parlammo qui) connessi alla matrice holliwoodiana dell’opera. In realtà, oggi si può ben dire che i timori che la rappresentazione del territorio onirico venisse impiegata per l’ennesima volta per dimostrare il lato demoniaco dell’essere umano erano totalmente infondati, per la semplice ragione che in questo film i sogni vengono trattati come la realtà pura e semplice. 
I sogni in Inception sono infatti, per lo più, riproduzioni fedeli della realtà, in cui le deformazioni indotte dal sognatore sono geometriche, razionali, modellate esclusivamente su quanto avviene nell'ambiente fisico circostante (come nei casi dell’assenza di gravità, di cui nel film si abusa senza ritegno, o… della pioggia, come rappresentazione di incontinenza urinaria onirica).
Mi auguro, ad esser sincero, che nessuno dei lettori di Fantascienza e Dintorni sogni in un simile modo, anzi, ne sono certo, che si tratti di sogni o incubi. 
Insomma, i timori che avevamo espresso derivavano da una sopravvalutazione delle capacità creative del cinema holliwoodiano. E come tali, rappresentavano un errore grave di chi vi scrive, perché è fin troppo evidente che da un certo tipo di cinema americano non si può pretendere l’introspezione. Nemmeno se si parla di sogni.
Né in questa sede val la pena soffermarsi a soppesare la monotonia della rappresentazione, in questo film, dei ricordi “rimossi”, che rimangono sepolti nell’inconscio (il “quarto livello” del sogno nel sogno), e sono perciò raggiungibili con un ascensore (non sto scherzando) che scende al piano più basso.
Cerchiamo allora di giudicare con il metro del cinema statunitense, ovvero misuriamo il film dal punto di vista dell’originalità, della tensione narrativa, del ritmo, della suspance, e dell’azione.
Signori, sono spiacente, ma il trailer di Inception, anche da questo punto di vista, resta la miglior raccolta di sequenze dell’intero lavoro. 
La storia è banale, imperniata esclusivamente sulla diversa durata percepita della dimensione temporale nei vari “livelli” di sogno, e appunto questa trovata dei “livelli” (il sogno nel sogno nel sogno… nel sogno!) ricorda i primi videogiochi della fine degli anni ’80. Ogni livello è un film a sé stante. Già, peccato che sia un film noioso a sé stante. Il risultato? Un’accozzaglia di livelli noiosi.
Un Matrix elevato insomma alla quarta potenza, ma senza la genialità innovativa di quel film, e in cui il dispositivo di transizione fra i livelli (verso il basso) si riduce a una semplice valigetta, di cui nessuno, tanto è inflazionata l’idea, si preoccupa di spiegarci il funzionamento, e quello del ritorno (in alto, fino alla realtà) al cosiddetto “calcio”, ovvero uno shock fisico avvertibile persino nel sogno.
Trasferire l’incertezza fra realtà e virtualità al labile e umanissimo confine fra sogno e realtà non basta per rappresentare in modo convincente il territorio onirico umano. I sogni non sono “second life”,  e l’inconscio non è una cloaca di ricordi reietti e innominabili. E rimanere per cinquant’anni percepiti in una dimensione onirica ideale ricorda troppo una sterminata serie di film che ormai sconfina nel campo dei B-movies.
A poco vale la divertente indeterminatezza indotta dalla scena finale, che ricorda l'italiano Nirvana, e a poco valgono l’interpretazione di Di Caprio e del suo doppiatore Francesco Pezzulli, la partecipazione di un mito vivente come Michael Caine, nonché gli straripanti (ed eccellenti) effetti speciali. A poco valgono, infine, alcune intuizioni apprezzabili e in controtendenza, come l'idea che “le emozioni positive prevalgono su quelle negative”, l'affermazione che nei sogni è meglio "non usare immagini identiche alla realtà" (ma come si fa a scegliere?), e la separazione finale da una donna nell'inconscio del protagonista.
Un giudizio troppo severo? Colpa forse dell'immensa attesa che è stata indotta.
Purtroppo per tutti, Inception rimane un film appena mediocre.

Fringe - Stagione 3!

E' arrivato il momento che noi Fan della serie attendevamo da tempo... il 23 settembre (ieri l'altro) è andata in onda la prima puntata di Fringe - III stagione.
Un breve resoconto con pochi spolier è qui su Show me Scifi.
Quello che segue è il trailer circolante già da un mese e mezzo.

venerdì 24 settembre 2010

“NOVES VISIONS”, la sezione più indipendente e audace di SITGES 2010

 
(Versione italiana tradotta da Fantascienza e Dintorni)

Il 43° SITGES – International Fantastic Film Festival of Catalonia, che si terrà dal 7 al 17 ottobre, presenta la linea della sezione Noves Visions:

NOVES VISIONS – sezione FICCIÓ
Esplorazione di nuovi territori narrativi, con enfasi sia su aspetti tematici che formali di film che rappresentano tanto una visione del presente quanto una perturbante premonizione dei tempi a venire. 

      
A HORRIBLE WAY TO DIE (Adam Wingard, USA)
CHATROOM (Hideo Nakata, UK)
DISPONGO DE BARCOS (Juan Cavestany, Spain)
EARTHLING (Clay Liford, USA)
EVERYTHING WILL BE FINE (Christoffer Boe, Denmark)
FINISTERRAE (Out of competition. Sergio Caballero, Spain)
ISOLATION (Stephen T. Kay, EUA)
LO MÁS IMPORTANTE DE LA VIDA ES NO
HABER MUERTO (Olivier Pictet, Pablo Martín Torrado, Marc Recuenco. Spain, Switzerland)
MIYOKO (Yoshifumi Tsubota, Japan)
POSSESSED (Lee Yong-ju, South Corea)
RED, WHITE & BLUE (Simon Rumley, UK)
R U THERE (David Verbeek. Netherlands, Taiwan)
SIMON WERNER A DISPARU... (Fabrice Gobert, France)
SOUND OF NOISE (Ola Simonsson and Johannes Stjarne Nilsson. France, Sweden, Denmark)
THE WILD HUNT (Alexandre Franchi, Canada)

NOVES VISIONS – sezione DARK FICCIÓ
Novità di quest’anno, si tratta di una selezione di film d’autore mirati a illustrare la parte più oscura dell’essere umano e di altri esseri non esattamente umani, ma da punti di vista in qualche modo distanti da quelli del genere più convenzionale.
5150 RUE DES ORMES (Éric Tessier, Canada)
DEFENDOR (Peter Stebbings, Canada)
L.A. ZOMBIE (Bruce LaBruce. Germany, USA, France)
THE LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG (Mladen Djordjevic, Serbian)
STRAYED (Akan Satayev, Kazakhstan)

NOVES VISIONS – sezione NO FICCIÓ

Lo spettatore entra in nuovi campi attraverso documentari e la loro relazione con la fiction ed il continuo dibattito sulla realtà proprio del genere. 
  
LA BOCCA DEL LUPO (Pietro Marcello, Italy)
CATFISH (Ariel Schulman and Henry Joost, USA)
COLONY (Carter Gunn and Ross McDonnell, Ireland)
FREAKONOMICS (Eugene Jarecki, Heidi Ewing, Morgan Spurlock, Rachel Grady, Seth Gordon and Alex Gibney. USA)
INTO ETERNITY (Michael Madsen, Denmark)
LIFE 2.0 (Jason Spingarn-Koff, USA)
THE PEOPLE vs GEORGE LUCAS (Alexandre O. Philippe. UK, USA)
VAMPIRES (Vincent Lannoo, Belgium)

NOVES VISIONS – sezione DISCOVERY
Il Festival ha sempre proclamato di essere costantemente alla ricerca di lavori prodotti dai fan di quello che si definisce “guerrilla cinema”, con registi di punta che perseguono audaci  approcci formali e concettuali in un regime di piena accettazione di un’indipendenza assoluta.

    
8TH WONDERLAND (Nicolas Alberny and Jean Mach, France)
FIN (Luis Sampieri, Spain)
IN THE WOODS (Angelos Frantzis, Greece)
INVISIBLE EYES (Olivier Cohen. UK, France)
LA NIT QUE VA MORIR L'ELVIS (Oriol Ferrer, Spain)
TONY (Gerard Johnson, UK)





SITGES 2010 - International Fantastic Film Festival of Catalonia
43rd edition | 7th-17th October 2010 | www.sitgesfilmfestival.com

giovedì 23 settembre 2010

Parallel lines: proclamati i vincitori.

La FS non raggiunge la vittoria nel concorso "Tell it Your Way" per cortometraggi, organizzato da Philips Cinema con la Ridly Scott Associates, nell'ambito dell'iniziativa Parallel Lines.
Dei 5 filmati finalisti, nessuno dei due di genere fantascientifico ha infatti ottenuto riconoscimenti. Il vincitore assoluto (selezionato da Ridley Scott) è infatti il bel "Porcelain Unicorn", mentre il vincitore decretato dal pubblico (compresi i lettori di questo Blog) è il divertente "Baby Time". Ma la vera sorpresa è stata rappresentata dalla pubblicazione da parte di Philips di un nuovo, intrigante cortometraggio, destinato alla visione 3D, e intitolato "The Foundling", che rientra a buon diritto in un genere fantastico-surreale di ambientazione circense.
Il corto è disponibile esclusivamente in formato 21:9, il nuovo standard su cui Philips sta alacremente lavorando con una campagna promozionale di cui Parallel Lines è il fulcro.
Di seguito troverete tutti e tre i filmati. Buona visione!







giovedì 16 settembre 2010

The Broken Heart.

Clare Cahill, la produttrice (Composmentis), ci segnala fra i corti che hanno partecipato alla competizione Parallel Lines il seguente filmato, dal titolo "The Broken Heart".
Il film è stato diretto da Fiona Bavinton e il Direttore della fotografia è Fabio Guglielmelli. Musiche originali di Alistair Lock.
Notevole l'intuizione che si cela dietro alla vicenda.

sabato 11 settembre 2010

World Builder.

Non c'è molto da dire su un corto così bello. A parte indicare la società che lo ha prodotto, la Branit VFX di Bruce Branit. Godetevelo. 

giovedì 9 settembre 2010

PARALLEL LINES: MANCANO SOLO IL TUO VOTO E QUELLO DI SIR RIDLEY SCOTT.

Avevamo parlato in precedenza dell’iniziativa di Philips Cinema denominata "Parallel Lines", e dei cinque cortometraggi (fra cui un paio di chiara appartenenza al genere) già online nel canale YT dello sponsor dell’iniziativa. Il concorso “Tell it your way”, mirato a selezionare un sesto film da affiancare ad essi, è in questi giorni giunto al rush finale: fra breve Ridley Scott in persona stabilirà il vincitore assoluto fra i cinque attuali finalisti.
In realtà, c’è la possibilità, fino al 19 settembre, di partecipare alle votazioni pubbliche attraverso cui verrà anche decretato un vincitore “del giudizio pubblico”. Il link per visionare i corti finalisti e votare (positivamente o negativamente) è questo, cliccando sul punto esclamativo (“cast your vote”).
Come potrete vedere, ancora una volta, il genere fantastico è rappresentato (benché chi vi scrive abbia visionato fra i filmati scartati opere migliori delle finaliste, ma questa osservazione è ben poco originale in qualunque competizione cinematografica); Vi rammento infatti che il vincolo del concorso era rappresentato dall’adozione del medesimo testo, che ha ovviamente ispirato molti a sviluppare la propria opera in chiave fantastica:

-Cosa è quello?
-È un unicorno.
-Non ne avevo (avevi) mai visto uno così da vicino.
-Bellissimo.
-Via! Via!
-Chiedo scusa.

Sono certo che l’associazione fra “unicorno” e Ridley Scott ridesti indimenticabili immagini in ciascuno di noi.
Votate!