domenica 29 novembre 2009

Si è appena chiuso il Festival della Fantascienza di Trieste...

Si è chiuso ieri, sabato 28 novembre, a Trieste, l’ormai tradizionale Festival della Fantascienza (S+F), la cui edizione 2009 ha visto numerosi eventi prevalentemente (ma non soltanto) sul versante cinematografico, presso il Multiplex Cinecity. Facendo una doverosa selezione, partiamo dal Premio Urania d'Argento, assegnato ogni anno a personalità di spicco del fantastico e realizzato in collaborazione con la rivista Mondatori "Urania", e che quest’anno è stato assegnato a due grandi personalità del panorama internazionale: Roger Corman, regista e produttore divenuto figura leggendaria nel campo dei B-movies e per aver lanciato nomi del calibro di Jack Nicholson e Francis Ford Coppola, e Sir Christopher Lee, oltre 250 pellicole e in anni recenti venerato caratterista per Spielberg, Burton, Lucas.
Per parlare invece di personaggi italiani, Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, il cui lungometraggio Shadows, un horror atmosferico e disturbante nella tradizione del cinema italiano di genere degli anni '70, ha ricevuto il Premio Nocturno Italiano, e Francesco Verso, vincitore del Premio Urania 2009, ha presentato il suo romanzo E-Doll, con la conduzione di Giuseppe Lippi.
Tra le anteprime più attese, Moon di Duncan Jones (il figlio di David Bowie), trionfatore al Festival di Sitges, è stato il film di chiusura di questa edizione di S+F. Nelle sale italiane il film uscirà il 4 dicembre, per riportare l'uomo sulla Luna e omaggiare buona parte della miglior fantascienza degli anni Settanta e Ottanta, da Solaris a 2001: Odissea nello spazio, con il robot calmo e rassicurante Gerty (Kevin Spacey in V.O.), che accompagnerà il protagonista Sam Rockwell sul terreno lunare.


Nell’ambito della competizione vera e propria, ieri sera, 28 novembre, alla chiusura del Festival, Bruce Sterling, Presidente della Giuria Internazionale, ha assegnato il Premio Asteroide a First Squad-The Moment of Truth, del giapponese Yoshiharu Ashino. ''Il film e' un'opera di animazione globale realizzata tra Russia, Giappone e Canad" spiega la motivazione della Giuria, "di cui va apprezzata la freschezza, l'intelligenza e l'inventiva''. Si tratta di un anime di sicuro impatto, nel quale la protagonista, Nadya, è una medium quattordicenne, il cui dono è essenziale per il destino della VI Divisione dei Servizi Segreti Russi, che conduce una guerra segreta contro l'Ahnenerbe, un ordine occulto vicino alle SS.





Una menzione speciale ha meritato il film svedese Metropia, di Tarik Saleh, rappresentazione di un prossimo futuro oscuro in cui la terra sta esaurendo le riserve petrolifere e l'intera Europa è collegata da una rete metropolitana sotterranea.


Per quanto riguarda l'assegnazione del Melies d'Argento, la Nomination - indispensabile per accedere al Concorso europeo che decretera' il vincitore del Melies d'Oro alla prossima edizione del Festival del film fantastico di Sitges - e' andata al film The Children di Tom Shankland.
Il film Timer della statunitense Jac Schaeffer (USA), ha infine meritato il premio del pubblico. E' la storia, che si preannuncia divertente, di due giovani donne che acquistano un dispositivo che calcola il tempo residuo all'incontro con il giusto partner.


Arrivederci al prossimo anno...

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